Come scegliere il dentifricio giusto per la nostra igiene orale


Antitartaro, antiplacca, sbiancanti, rinfrescanti, il mercato è letteralmente invaso da dentifrici di tutti i tipi, tanto che individuare quello più adatto a noi non risulta sempre immediato. Ecco, dunque, un articolo per fare un po’ di chiarezza e aiutarti a scegliere meglio.

Perché è importante utilizzare il dentifricio?

Il dentifricio svolge diverse funzioni importanti per la nostra salute orale. In primo luogo contrasta la proliferazione dei batteri, lava e purifica la bocca, prevenendo la formazione di tartaro e placca, e in generale concorre nel prevenire complicazioni e problemi più gravi.

Dentifrici, gli elementi comuni

Come abbiamo detto sul mercato esistono dentifrici per tutti i gusti, in pasta, gel o polvere. Nonostante le differenze e la grande quantità di proposte, alcuni ingredienti però risultano fondamentale e sono comuni a tutti i prodotti:

  • agenti detergenti: ossia elementi che generano la schiuma che si forma quando si spazzola il dentifricio sui denti per coadiuvare la pulizia.
  • agenti abrasivi: silicati, carbonato di calcio, hanno appunto funzione abrasiva per rimuovere residui di cibo, batteri e macchie dalla superficie dei denti.
  • aromi per il sapore: sono sostanze che danno un particolare sapore al dentifricio. Il gusto più diffuso è senza dubbio la menta, ma si possono trovare anche dentifrici alla cannella, al limone e perfino al gusto di zenzero.
  • addensanti: elementi che rendo il dentifricio denso e compatto, formando una pasta più facile da utilizzare.
  • umettanti: sostanze che impediscono al prodotto di seccare e indurirsi, migliorandone l’utilizzo.

Le caratteristiche più importanti di un dentifricio

Per quanto riguarda la nostra igiene orale, gli ingredienti più importanti contenuti in ogni dentifricio, sono in primo luogo il perossido di calcio e fluoro. In particolare, il perossido di calcio, protegge lo smalto che, con il passare del tempo, può deteriorarsi e demineralizzarsi.

Il fluoro

Si tratta di un minerale naturale, utilizzato da oltre 50 anni per ridurre il rischio di carie e decadimento dello smalto dentale. Il fluoro aiuta i denti a proteggersi contro gli acidi prodotti dai batteri presenti nella bocca, che si nutrono di zuccheri e residui di cibo.

L’azione anti-tartaro

Il tartaro si origina dalla placca, uno strato di batteri presenti sui denti. Se la placca non viene rimossa, infatti, tende a indurirsi, trasformandosi in tartaro. Questo può formare depositi difficili da eliminare che, in ultima analisi, possono portare a tutta una serie di disturbi, tra cui gengiviti e carie.

Per evitare l’insorgenza del tartaro, nei dentifrici sono stati aggiunti diversi ingredienti tra cui i pirofosfati e il citrato di zinco, che si sono dimostrati efficaci nel prevenire la formazione di queste placche. Alcuni prodotti contengono un antibiotico chiamato triclosan, che distrugge alcuni dei batteri che tendono ad annidarsi nella bocca.

Dentifrici anti-carie al fluoro

Come abbiamo ricordato il fluoro risulta fondamentale per la rimineralizzazione dello smalto dei denti e svolge un’importante azione antibatterica, prevenendo la carie. Il fluoro non viene aggiunto come tale ma sotto forma di sali solubili, come fluoruro sodico, potassico e stannoso.

I dentifrici speciali con un alto contenuto di fluoruro sono particolarmente adatti alla profilassi intensiva della carie e al trattamento dei colletti sensibili. Generalmente questi prodotti vengono utilizzati una volta alla settimana a complemento dell’igiene orale quotidiana. In casi speciali, possono essere applicati tutti i giorni per un periodo limitato. Concordare l’uso di questi prodotti con il medico dentista o l’igienista dentale.

Dentifrici per denti e gengive sensibili

Questa tipologia è espressamente dedicata a chi è soggetto a sensibilità, irritazione o sanguinamento gengivale. Si tratta di prodotti meno aggressivi. Contengono per lo più sali di fluoro e idrossiapatite, con l’eventuale aggiunta di cloruro di stronzio, nitrato di potassio e zinco citrato. Anche il triclosan, oltre ad un’importante azione antiplacca, viene usato con successo in presenza di gengiviti. Lo scopo di questi dentifrici è quello di rimineralizzare smalto e dentina, per rendere i denti meno sensibili al caldo, al freddo, ai dolci o agli acidi.

Dentifrici antiplacca

Questi dentifrici contengono sostanze che prevengono l’eccessivo accumulo di placca, come il cloruro di sodio che stimola la produzione di saliva (in cui sono normalmente contenute sostanze antibatteriche), lo iodio (con azione antibatterica), e sali di metalli, come lo zinco, lo stagno e l’alluminio (che induce la formazione di una pellicola protettiva sul cavo orale). Nel dentifricio antiplacca possono anche essere aggiunti enzimi, come lattoperossidasi, glucosiossidasi ed amiloglucossidasi, che ostacolano la proliferazione batterica nel cavo orale.

Dentifrici antisettici: a differenza dei precedenti sono dentifrici antiplacca contenenti sostanze medicamentose o principi attivi ad azione antisettica diretta. Per questo devono essere prescritti dal dentista o dall’igienista dentale ed utilizzati secondo specifiche istruzioni, per periodi di tempo limitati. L’agente chimico disinfettante ed antiplacca per eccellenza è chiamato clorexidina; tuttavia, è raccomandabile non usare dentifrici contenenti clorexidina per periodi troppo lunghi, a causa delle possibili alterazioni cromatiche dello smalto.

Dentifrici sbiancanti

I dentifrici sbiancanti contengono solitamente sostanze detergenti e microsfere a bassa abrasività, che rimuovono per contatto e strofinamento le pigmentazioni esterne dei denti. In base al livello di abrasività, alcuni di questi prodotti possono essere usati quotidianamente, mentre altri devono essere alternati a dentifrici di uso comune. L’abuso di questi prodotti potrebbe infatti rovinare lo smalto dentale.

Quale dentifricio scegliere per i bambini?

Per i più piccoli occorre considerare attentamente la questione del fluoro. Per i bambini al di sotto dei 6 anni  bisogna preferire concentrazioni al di sotto di 500 ppm. Poiché una concentrazione maggiore potrebbe causare macchie bianche.

Dopo questa età la scelta può essere fatta in base alle singole esigenze o ai gusti. Anche se spesso i prodotti per bambini hanno un sapore dolce non bisogna preoccuparsi: non contengono zucchero, ma dei prodotti sostitutivi dello zucchero che non aumentano i rischi di carie. Lo scopo è semplicemente quello di aiutarli a prendersi cura dei loro denti lavandoli almeno due volte al giorno.

Dentifrici alle erbe con certificazione bio

Sono sempre più numerose le persone che cercano prodotti biologici o naturali, anche per quanto riguarda i cosmetici o i prodotti per l’igiene orale. Ecco quindi che, da qualche anno, sono comparsi i dentifrici alle erbe.

Si tratta di prodotti composti da ingredienti naturali, alcuni dei quali sono anche certificati come biologici. Una delle ragioni per cui alcuni scelgono di passare a questo tipo di dentifricio è il desiderio di evitare coloranti e aromi artificiali. Vista la crescente domanda di prodotti naturali, la maggior parte dei produttori di dentifrici “tradizionali” offre oggi anche prodotti a base di erbe.


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