Un recente studio dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi, ha dimostrato che masticare un chewing gum non zuccherato per dieci minuti aiuterebbe a rimuovere circa 100 milioni di batteri, tanto da essere paragonato in efficacia al filo interdentale.
La notizia è stata diffusa con toni entusiastici, anche se è bene ricordare che, per quanto efficace sia, la gomma non può e non deve sostituire i tradizionali metodi di igiene orale. Cerchiamo dunque di capire come agisce il chewing gum e quali sono i vantaggi di masticarne uno di tanto in tanto.
Un chewing gum per prevenire placca e carie
In effetti, dopo i pasti, masticare un chewing gum può aiutare a rimuovere i residui di cibo dai denti e, aumentando la salivazione, indurre uno spostamento del Ph delle bocca verso valori basici e non acidi, con conseguente inibizione nello sviluppo di batteri e quindi di carie.
Inoltre grazie al suo effetto adesivo ed elastico, la gomma da masticare è in grado di asportare e trattenere un parte dei batteri presenti in bocca, riducendo del 10% il potenziale microbico della saliva.
In sintesi gli effetti benefici della gomma da masticare sono:
- l’azione meccanica di rimozione dei batteri
- un aumento della secrezione di saliva (che contiene immunoglobuline, lisozima e bicarbonati che attenuano l’acidità della bocca e la proliferazione batterica);
- l’azione dello xilitolo – presente ormai in tutte le gomme da masticare senza zucchero, esercita anch’esso una limitata attività antibatterica.
Scegliere gomme senza zucchero e masticarle non oltre i 10 minuti
Per avere i massimi benefici è necessario quindi scegliere un chewing gum senza zucchero, possibilmente allo xilitolo e masticarlo per di dieci minuti e non oltre. Perchè? Perché oltre questo tempo l’azione adesiva della gomma si attenua innescando un effetto opposto, ossia quello di rilasciare i batteri nel cavo orale.
Quando la gomma da masticare fa male
È bene ricordare però che un consumo eccessivo di gomme da masticare può provocare diversi fastidi. Masticare per molte ore al giorno infatti mette sotto sforzo le articolazioni e i muscoli della mandibola, creando cefalee e dolori o disordini cranio-mandibolari. Inoltre, la masticazione senza ingestione di cibo provoca un aumento di acidi nello stomaco che non vengono utilizzati e che possono creare fastidiose conseguenze.
Il chewing gum non sostituisce spazzolino e filo interdentale
Pur se gli autori dello studio arrivano a comparare l’efficacia della gomma da masticare a quella del filo interdentale, è bene ricordare che la gomma agisce sulle superfici esposte mentre il filo interdentale raggiunge gli spazi interdentali dove asporta placca e residui di cibo che nemmeno lo spazzolino riesce raggiungere. È bene quindi ribadire che il chewing gum può essere utile alleato per i nostri denti, specie quando siamo fuori casa, ma non deve sostituire i tradizionali metodi di igiene orale.